giovedì 28 agosto 2014

Beati i miei amici, perché' gli piacciono questi post.

Eccomi qua di nuovo a criticare. Si, lo devo fare, come in una guerra continua, infinita, di cui sono esempio l’Ucraina e il conflitto Israeliano- Palestinese, io devo prendere la mia posizione devo lottare per i miei valori devo diffondere le mie idee, è questo vuol dire criticare l’altro. Invito a farlo a chiunque. Per favore criticatemi il più possibile, ma ditelo apertamente, senza nascondervi. Criticare, non per erigere dei muri che ci chiudano l’uno all’altro ma per poter scambiare questa opinione per poter giustificare la nostra posizione per convincere il prossimo di questa, ma anche e soprattutto per poter imparare dalle idee degli altri. Se è vero che l’unica specie a sopravvivere è quella in grado di adattarsi  ai cambiamenti come possiamo farlo senza imparare gli uni dagli altri. Detto ciò passo al succo del discorso. Come molti di voi sanno, io considero Facebook un’ ottimo specchio della società che ci circonda, e prendo spesso spunto da quello che leggo in queste pagine per poi scrivere la mia opinione. Cosi per esempio stamattina in ufficio mentre sfogliavo le pagine di FB mi sono accorto del primeggiare di alcuni tipi di letture specialmente tra i miei amici Italiani. Cosi mi permetto di stilare qui una lista dei post più amati dai miei amici, arrivando a quei post che proprio non capisco e di cui mi chiedo: “come può esserci tra i miei conoscenti qualcuno cosi tarato? Come possono queste persone considerare questo articolo cosi interessante da arrivare a condividerlo?”  Più in basso nella classifica troviamo la condivisione di video divertenti spesso con oggetto i nostri piccoli amici animali, che anche io amo spesso condividere, mentre un gradino più in alto, gli stessi piccoli amici  sono spesso vittime di tristi di violenze, ingiuste, ingiustificate e spesso impressionanti, tante’ che io non capisco proprio come fa’ ad esserci ancora al mondo gente cosi malata.  E fin qui tutto bene, o quasi.

Salendo nella classifica troviamo tutta una serie di messaggi, che hanno l’obbiettivo di risolvere i problemi politici-civici: VOGLIAMO CHE UN PARLAMENTARE GUADAGNI MENO- CONDIVIDI SE SEI D´ACCORDO. Ceeeeeh!, cazzo sé son d’accordo sono d’accordissimo!  ma dopo aver condiviso 386 di questi post, mi sono accorto come in realtà i parlamentari Italiani  continuano a fare il cazzo che vogliono, quindi non condivido più anche perché mi sento un po’ preso per il culo.  Che solo su’ questo argomento ci sarebbe davvero tanto da scrivere. Non ora. Non ho niente di meglio da offrire del medio cittadino.  Altro post molto diffuso è quello del: “ Guardate cosa sto facendo ora!” Di cui il più classico esempio è l’ “Ice bucket Challenge”, con obbiettivo spesso sconosciuto al soggetto interessato, di fare una donazione benefica. Vi informo che si può fare beneficenza anche senza tirarsi un secchio d’acqua addosso. Includo in questo anche i miei post delle vacanze e le varie foto, che servono sostanzialmente a rendere i miei amici e familiari partecipi, virtualmente della mia vita, ma soprattutto a far ingelosire tutti quelli ( per fortuna oggi ben pochi) che non si possono permettere lo stesso svago, o in quell’esatto momento sono a lavoro.  Un tipico post, specialmente maschile è quello sullo sport: Questo giocatore è stato comprato,  Balotelli venduto li’, Ronaldo comprato qui…etc… Milioni di Euro. Mettere un’aliquota IVA su queste transazioni del 50%? No? Mentre uno sprt che avrei pensato caratterizzasse solo gli Uomini e invece è molto diffuso anche tra le donne, è quello delle nuove bellezze 2.0 stile Jen Selter https://www.facebook.com/jenLselter.  Sono sostanzialmente delle ragazze che si ammazzano in palestra tutto il giorno, per sfoggiare poi sui social network questi fisici mozzafiato che gli rendono circa 2 milioni e mezzo di “like” e quindi l’interesse di alcune grandi firme che le pagano per farle posare con i loro prodotti. Genialità per disoccupati dovuta alla crisi e alle innovazione o semplicemente ricerca di attenzioni a causa di un carattere debole?  Il piacere di ammirare le loro foto è indubbio; che abbiano più “mi piace” del Dalai Lama  è ciò che mi preoccupa.  E ora, nel podio della mia classifica, proprio quei post che non capisco. L’argento va a i post che riportano immagini di Gesù, la madonna o vari santi in cui si chiede di condividere per dimostrare il proprio credo. Con tutto il mio rispetto per la religione, la chiesa cattolica e il credo personale, non mi sembra che la bibbia contenga nessuna referenza alla vanità e il privilegio dei credenti, per la quale sia necessario dare mostra di cio’ in cui si crede pubblicamente per valorarne la propria forza. Anzi mi viene in mente proprio un passaggio biblico dove Gesù se la prende  con i sacerdoti che pregano nel tempio e fanno l’elemosina davanti a tutti per mostrare la loro bontà d’animo, (vedi Ice bucket challenge), -“ Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.” Ora che questo sia l’argento dei più ridicoli post, rimane la mia opinione, quindi non iniziate a prendervela con me per questa critica, io non critico la vostra fede o religione, critico solo il modo in cui la praticate. Se il concetto non vi è chiaro, riguardatevi i video dei Mussulmani che condividono messaggi di minaccia verso le altre religioni o che si tagliano in segno di penitenza, ecco, non vedo tutta questa differenza. Sacrilegio? No, il sacrilegio e ‘che questi post sulla chiesa sono spesso postati dalle stesse persone che poi postano: Messaggi della Lega Nord (e sono Sardi o Pugliesi), che continuano a riportare accuse contro gli immigrati perché lo stato italiano gli aiuta in maniera a dir poco indecente. Io vorrei vedere almeno un articolo di legge che dice che all’immigrato gli si danno 50 euro al giorno, vi prego riportatene almeno uno!!!  Tutti questi post che semplicemente accusano gli immigrati ma di cui non si citano le fonti, sono semplicemente propaganda politica, fatta da politici che per non giustificare la vera ragione per cui siete nella merda fin al collo, trovano negli immigrati un capro espiatorio, in cui, voi, Italiani, Cattolici, spettatori sportivi, con l’animaletto sul video perché a casa sporca e l’apporto civico 2.0 che include una bellezza bionica che ti consiglia cosa comprare, siete il perfetto esempio di una società idiota che non è in grado di adattarsi ai cambiamenti. 

giovedì 17 aprile 2014

Io amo gli animali?

Gli animali e la natura mi piacciono molto. Mi sento pienamente parte della natura. So bene che se uno squalo mi trova nuotando al suo fianco mi morde, cosi come farebbe una tigre, un leone un ghepardo nella savana. Non sono assolutamente d'accordo con nessuna forma di sfruttamento degli animali. Le galline, le mucche, i maiali, i pesci, ma in generale tutti gli esseri viventi hanno tutti bisogno di spazio, di mangiare alimenti naturali e di vivere una vita degna, nel rispetto prima di tutto della natura (bene di tutti) e non degli interessi economici. Detto ciò', come parte integrante della natura, come animale di specie uomo e quindi onnivoro, non posso, non voglio e non devo rinunciare a mangiare carne o usare la natura a mio vantaggio. Questo è qualcosa che va' ben oltre le nuove tendenze vegane o vegetariane, il falso moralismo di chi si dispiace per il maialetto mangiato pero indossa scarpe in pelle, o di chi si bacia con cani e gatti. Rispettare la natura e amare gli animali non è questo. Al momento ci troviamo davanti a un’ignoranza e chiusura culturale senza precedenti. Specie perché fino a poco tempo fa’ questi fatti non si potevano portare a conoscenza di tutti. Quando dico ignoranza intendo:  l'ignoranza di chi si lamenta per il cinese che mangia i cani pero mangia altri animali, di chi si dispiace per i pulcini morti nelle fabbriche ma getta le ciche per strada, di chi considera un cavallo tutta la sua vita e considera chi mangia la carne un criminale. E' inutile che cerchiamo di trovarci d’accordo, é inutile cercare di spiegarci e giustificarci gli uni con gli altri, e  ancor meno utile cercare di incolparci. Quello che non riusciamo a capire del comportamento degli uni e degli altri è dovuto ad una distanza culturale, a diversi valori che diamo alle cose che ci circondano, tale per cui non riusciamo a capirci gli uni con gli altri. Le frasi più comuni dei giorni nostri: Ma come fanno i gay? Ma come fanno a mangiare l’hamburger!? Ma come fanno a gettare cosi tante bottiglie di plastica in mare?  Da Sardo, orgoglioso di una tradizione antica, e di cosi tante delizie culinarie ma anche di una certa ritualità e di uno specifico atteggiamento nei confronti degli animali e delle bestie, non considero nessun pastore o allevatore o anche cacciatore migliore o peggiore di chiunque altra persona. So’ soltanto che ci sono persone, e che la maggior parte di queste sanno che, la loro vita è estremamente legata alla natura, e quindi questa merita rispetto. I maialetti, gli agnelli non soffrono. Loro son parte del ciclo naturale di cui noi siamo parte.  Questo lo posso dire con tutta serenità perché non ho mai visto un pastore far soffrire una bestia, mentre si vedono tutti i giorni, bambini, soffrire e morire  per colpa di gente in giacca e cravatta.  Quindi a chi pensa di fare moralismo, per il capretto, il maialetto e o anche le galline voglio chiedere: come rispetti la natura nel suo complesso? Puoi realmente dire di essere uno che vive a pieno nell’equilibro naturale, o pensi che la soluzione sarebbe che noi uomini ci tagliassimo fuori? Prima di rispondere, pensa: se’ ti tagli fuori non ti stai forse considerando al di sopra?

mercoledì 2 aprile 2014

MBA or not to MBA?

Dear Master Student


Choosing a Master is not easy.  I remember when I was counting how much money I would need to afford my studies and also live close enough to the school. The option were many and as soon as the Internet research started, I was bombard with offers and interested schools from all over the world, promising me the best preparation  and the best connections for a future job. USA, UK, Benelux, Ireland, every country was a brand new experience and gave me the same further qualification, necessary for a big step up and success in work. My idea was that my experience was good enough to access senior management position, however I was not qualified for it, a master would have open the door to management, to power, to more responsibility and especially to big money.  The MBA is a must, no other title can qualify you like the MBA! Better if you do it in a famous school, more you pay, more you will succeed! …they said.  When EAE contacted me with this Master in International Business, I wasn’t  very happy with this different title, however subjects and Professors seems qualified, more over this would have been a good chance of staying in a City I really liked, and live again in a warm and sunny country. I have never done things like the average, why start now? for me different is good, so, EAE here I am. My idea was that as soon as the master was completed I would have gained a brand new outlook on the Multinationals environments, and capability to grow quickly in a management position, and obviously gain more money and freedom. If you are approaching a master with the same idea, I am very sorry to say that’s not quite what you get. Right now I have more or less the same job I had before the master although I gain slightly more money, and I still haven’t got a chance to prove my capabilities as responsible manager. Bad choice? I don’t think so. If it wasn’t for the Master in International Business at EAE I wouldn’t know at all the difference between my current position and a manager position. If it wasn’t for this Master I wouldn’t understand what is the price that must be paid to reach a higher level (nothing to do with written Qualifications), if it wasn’t for my teachers at the MIB I wouldn’t even know what is the reason why we have managers in big companies, and how this people are selected. If it wasn’t for MIB I wouldn’t know what is the best way today to contact a company and how companies are getting informations from workers, customers, and partners. If it I had not picked the same Mas
ter,  today I wouldn’t know, how I to improve my position, and if it wasn’t for the master I wouldn’t know what my position really means. All teachers and the practical cases used in this Master, give you the possibility to put yourself in the right spot, and to take decisions thinking with your head, not enough, they give you the possibility to think: Would I really like to be in this situation? Would I really like to work for a company like this? They also make you think that a big company it isn’t always good or better than a small one,  and that it is very important not just what the company produce, but how it is produced and what are the criteria’s, behind the company, and the company history. Today with the hanger of jobs, the global crisis, the unemployment rise, and the big changes that the world is going through, I would like to thank very much all teachers and organizers of the course MIB at EAE Business School, for opening my eyes, and not teaching me only how to growth inside a company, but to select what company work for, to understand my capability and to consider my life not as my job and how much money I make, but as a mix of many things. I would like to thank all of them for not giving me the job I liked but to taught me what I really like. 

mercoledì 12 marzo 2014

Ogni Giorno I

Apro gli occhi con un DRIIIIIIIIIIIIIIIN di quelli all’antica! E` come catapultarsi nella realtà con uno spavento, qualcosa che non ti aspettavi!  Trovare il tasto di spegnimento è abbastanza difficile cosi questo mi da la possibilità di tenere gli occhi aperti un po’ più a lungo.  Eppure, appena ci riesco, richiudo gli occhi e generalmente torno subito sulla fase REM. Dopo 15 minuti, inizia a suonare il cellulare dal soggiorno: Lacio Drom dei Litfiba, a ricordarmi i tempi andati, quando si faceva l’alba anche a Orroli nella speranza che questo mi dia energia.  Dopo un po’ smette e io cerco invano di trovare le forze per alzarmi dal letto. A questo punto ho già svegliato anche Susanna, lei mi sorride, e sa’ bene quali difficoltà sto provando. Questo mi consola, specialmente perché’ quando sei single non puoi condividere o sfogare con nessuno questa enorme difficoltà’ ad alzarsi la mattina. Mi sembra quasi che la possibilità di dire a qualcuno: Ciooos…  che sonno che cio’! Anche oggi..si va a lavorare! O semplicemente, devo alzarmi! Mi faccia sentire meglio! A chi sta’ pensando se mi alzo  tutti i giorni all'alba, posso confermare che si sbagliano. Questo avviene dal Lunedi al venerdì tra le 8 e le 8.30 del mattino. Il sole è già alto illumina bene sia la nostra camera da letto che la cucina ma io ho sonno, son fatto cosi. Scappo in bagno in mutande, sperando che l’aria fresca mi svegli. Con soddisfazione compio le tipiche attività mattutine di ogni uomo - da non condividere - e poi mi lavo il viso con acqua freddissima, sperando, sempre invano, che la forma del cuscino scompaia dalla mia faccia. La mia dolce metà mi  porta un bicchiere di frullato al volo, nel frattempo indosso camicia, calze, e pantaloni. Ogni giorno mi lamento che la mia cinta è rovinata e devo ricordarmi di comprarne una nuova.  Gli avanzi della sera prima o qualche panino vengono ben impacchettati per il pranzo, e con questa borsa (Calzedonia, Zara o  Dunnes Store) esco di casa. L’aria la mattina è fresca e buona, un’occhiata all'orologio e so che se riesco a prendere la metro prima delle nove meno dieci, sarò in ufficio per le nove e venti. Mi affretto cercando di schivare le tante mamme e rispettivi bambini che cercano - a differenza delle mamme italiane- con molta tranquillità di raggiungere la scuola.  I bambini sono belli, e generalmente parlano sempre di qualcosa mentre camminano.

Nella metro gli ascensori per i disabili sono sempre i più utilizzati nonostante la voce all'altoparlante ricordi in 3 lingue diverse che servono solo per i disabili e quindi bisognerebbe evitare di saturarli.  Ogni giorno guardo con un po’ di sdegno chi prende questi ascensori, nella speranza che intuiscano che non ‘e una buona pratica, ma con il solo risultato di essere considerato uno che fissa la gente. In Metro leggo un libro. L’ultimo, La politica per professione, di Max Weber. La gente mi vede e spesso mi guarda male. Li capisco. Nella metro ogni tanto mi fermo e osservo chi mi sta attorno: “quanta’ diversità, quanta gente con storie, usi e costumi diversi che riescono a convivere tutti assieme pacificamente!" Azz, ma questo come c’ha i capelli? Nooo… pesi 300 kg ti metti i leggins?  Vah be, dai bene cosi, fregatevene! Fatte un po’ cio’ che vi pare! Pero’ quanta gente grassa, quanta gente sporca, meglio non toccare troppo qui nella metro! Fammi tornare a leggere! Certo che qui a Barcellona c’e’ un potenziale incredibile, quanta gente che va’ a lavorare tutti i giorni? Ma’ siamo sicuri che vanno a lavorare tutti quanti? I pensieri vengono interrotti da una voce a tonalita’ leggermente più alta, ma ben poco enfatizzata:  "Hola, tengo u niño y no tengo que darle para comer me puedes ayudar?" Oppure cantato: Buenas dias a todos señores y señoras! Disculpe por la molestia que vos vengo a causar, no tengo trabajo y ni cobro el paro (sussidio di disoccupazione), lo sé que es malo pedir pero pejor es cuando tu hijo te pide un trozo de pan y no tengas nada que darle. Queste sono le classiche cantilene di questi fannulloni che stanno tutto il giorno sul metro a chiedere l’elemosina. Tra la gente poi vedo chi gli da’ i soldi!!! Guardo disprezzante verso chi da’ soldi ai mendicanti, di nuovo vengo considerato uno strano. Che poi io i soldi a qualcuno gli do’ tipo a quelli che suonano, quelli che fanno un po’ di spettacolo. Ma stare cosi solo a chiedere, mi fa pensare che proprio come persone non valgano granché’ sono incapaci ad adattarsi, e come direbbe anche Darwin, chi non si adatta scompare. Ho detto Darwin non Hitler. Pero finalmente arriviamo alla Sagrerà, e  ora ho ben altro a che pensare. Ci sono 5 rampe di scale meccaniche da fare per arrivare all’altra linea, e la gente si mette in fila alle porte della metro, appena queste si aprono inizia la sfida.