mercoledì 2 dicembre 2015

No poto reposar penzendu a Ryanair.



Da sardo, che si propone di lavorare con i turisti la notizia sulla cancellazione dei voli ryanair suscita, scusate il francesismo, un certo “scoglionamento!”. La prima cosa da fare sembrerebbe incolpare la regione e l’assesore al turismo per la sua incapacita’ di mantenere la più comunemente “googlata” compagnia aerea in Sardegna. E’ indubbio infatti che molte persone – spesso Italiani, a causa dell’aumento dei prezzi dei traghetti – si ritrovano a ricercare sul sito ryanair il momento più opportuno per prenotare le ferie e tornare a casa. Il sistema è semplice, vai sul sito, trovi il biglietto più economico nel periodo a te conveniente, lo prenoti, ti stampi il biglietto e parti. Per chi pensa che i limiti di Ryanair siano quelli di non poter essere contattata attraverso agenzie viaggi e di limitarsi lavorando solo e direttamente con i passeggeri, consiglio di guardare il calendario. Detto questo, la questione si complica. Infatti dietro la decisione di Ryanair di lasciare la Sardegna vi è un discorso a lungo dibattuto sui contributi, che aeroporti come quello di Alghero dal 2000 versavano a Ryanair sotto forma di incentivi pubblicitari. Inutile dire che non è la prima volta che si incentivano aziende private con soldi pubblici, la FIAT (oggi quotata in United States), l’Alitalia ma anche gli stessi contributi dell’ UE o Regionali, a fondo perduto potrebbero in qualche modo essere considerati un aiuto rispetto ad imprenditori privati che si sono, per cosi dire, fatti da soli. Per questo penso sia importante focalizzare il discorso sugli incentivi. Un’ articolo della Università di Cambridge descrive come l’incentivo in denaro versato ai donatori di sangue abbia effettivamente ridotto le donazioni. Possibile? Sembra proprio di si. Se pensiamo infatti che donare il sangue sia un atto di solidarieta’ e di compassione probabilmente, doneremo più volentieri che non per una ricompensa di cui eventualmente potremo vergognarci con parenti ed amici. Ricordo che la Sardegna ha un altissimo livello di donazioni solo per un succo di frutta e le analisi dettagliate. Questo ci porta ad ogni modo a dover distinguere caso per caso in base all’ incentivo e al tipo di prestazione. Come ho già avuto modo di criticare in passato, molti incentivi per la creazione di imprese e attività produttive in Sardegna hanno portato alla costruzioni di vere e proprie cattedrali nel deserto che non hanno prodotto un ritorno economico e richiederanno moltissimi anni prima di “rendere” in qualche modo i soldi investiti. Gli individui rispondono agli incentivi! (G.Mankiw “Principi di Economia”) Come? Sé ti faccio pagare più care le sigarette – hai un incentivo a smettere di fumare; sé ti faccio pagare più cari i parcheggi nelle zone più trafficate – riduco l’inquinamento; sé ti obbligo a mantenere un impiegato dopo che lo hai licenziato hai incentivo a tenerlo sul posto di lavoro. Come potete notare dagli esempi sono tantissimi, eppure gli effetti non sono sempre quelli desiderati, un po' come per le donazioni di Sangue. Nel caso specifico delle compagnie aeree, la de regolazione sulla aviazione civile, avvenuta negli Stati Uniti nel 1978 e poi in Europa circa 15 dopo, aveva come obbiettivi principali una maggiore efficienza e sopratutto una riduzione delle tariffe. Ma dobbiamo ridurre il nostro zoom per parlare soprattutto degli aeroporti e non solo delle compagnie aeree. Nel caso degli aeroporti il discorso è identico, e infatti mentre nei primi anni della privatizzazione gli aeroporti rimasero sotto controllo pubblico per garantire maggiore sicurezza con il tempo la tendenza è stata quella di privatizzare e questo processo avviene ancora oggi in molti paesi Europei. Pochi aeroporti tra cui quello di Alghero rimangono oggi sotto controllo pubblico. Ad Alghero la società di gestione si chiama Sogeaal ed è posseduta dalla Regione Sardegna direttamente con il 18,3 per cento del capitale, (http://archivio.panorama.it/economia/Ryanair-e-le-tariffe-minime-Tutto-grazie-agli-aiutini) abbastanza da consentire all’ UE di classificare i pagamenti per prestazioni pubblicitarie come “aiutini” che rendono quindi omaggio ad una concorrenza sleale. Ora, nel 1862 venne costruita la prima linea ferroviaria reale da Cagliari a Iglesias. Immaginate solo per un momento che in quel tempo, un qualunque imprenditore si potesse svegliare e farsi una stazione per l’arrivo del treno a casa sua, per esempio collegando Cagliari a Mandas e poi ad Arbatax come fa ancora oggi il bellissimo trenino verde. Ecco io credo che qualche incentivo al re perché venga a Mandas con il treno gli verrebbe dato, anzi credo che ancora oggi il trenino verde funzioni molto grazie ai contributi regionali. Giusto? Bé, probabilmente si. Avere il trenino verde consente a molte di quelle aree di essere visitate e quindi genera un indotto anche per i paesi della zona sarebbe un redditto inesistente senza quel servizio. Stando all’articolo (http://sardegnainblog.it/15792/ryanair-taglia-rotte-alghero-cagliari-estate-2016/) Ryanair ha rappresentato uno dei vettori per il turismo specialmente nella zona d’Alghero, un po come Aga Khan in costa smeralda, eppure adesso che non ha più gli incentivi non sembra interessata. 

La domanda è quindi diventata: Sono i benefici di avere Ryanair maggiori dei costi? 

Facendo due conti veloci : 

Ryanair riceveva dalla Regione circa 450€ per servizi di “handling” cioè per ogni atterraggio – vedi Panorama;

150.000 sono le prenotazioni in meno nelle strutture ricettive in un anno – vedi sardegnablog;

Immaginiamo che ognuna di queste persone spenda in Sardegna 50 €, ridicolo, ma giusto per fare una prova, il risultato è un un indotto di 7.500.000€ 

Con una media di 150 passeggeri per volo sono 1000 voli in un anno, e cioè un costo per la regione di 450.000€; secondo i miei calcoli circa 7.000.000€ di guadagno. 


Detto questo, il problema rimane sempre politici, e sé anche loro dovessero andare via, non sparirà il bisogno di venire in Sardegna, né dei Sardi, né dei “continentali”. Ecco quindi che nasce una grande opportunità per tutte le altre imprese che operano nel settore dei servizi, ma a quali prezzi? Probabilmente gli stessi con la quale anche Ryanair non avrebbe problemi a restare. Mi dispiace, ripetere la solita paternale sulle ingiustizie del mondo odierno e delle politiche viziate, eppure non ho scelta: “come al solito, le decisioni politiche ed in questo caso non solo della Regione, ma specialmente quella del governo italiano e dell’ Unione Europea, sono per e a favore dei ricchi e non della maggior parte della gente e per questo...No poto reposar penzendu a Ryanair.