Incontri qualcuno per strada, cosa ti dice?
C’e’ crisi! Ormai non è un discorso Italiano, è un discorso Europeo forse
mondiale, tutti ti parlano di crisi. La reazione è diversa di nazione in
nazione e allo stesso modo sono le preoccupazioni delle persone: l’Italiano ne
parla e si lamenta con tutti, l’ Irlandese compra la birra al supermercato, lo
Slovacco si fa un mutuo per la seconda casa e lo Spagnolo? Lo Spagnolo continua
a fare ciò che ha sempre fatto non pensa la cosa lo coinvolga. Una frase che accomuna
più o meno tutti: colpa dei politici!!! Tutti dicono è colpa dei politici – ed è vero-
è colpa dei parotiti e forse della democrazia che è giusta ma poco efficienti,
ma ne avessi visto uno che dice ora basta mi candido io, creo un movimento
unisco la forza di queste lamentele per risolvere il problema? Ben pochi capiscono
esattamente quali sono le differenze, la percezione della crisi per l’uomo comune
è data dall’aumento generale dei prezzi non accompagnato dall’aumento dei
salari, una cosa che dagli economisti viene definite come la legge dei salari
vischiosi, ossia che l’adattamento dei salari è sempre più lento rispetto all’aumento
dei prezzi. Ma tutta la letteratura economica che ho letto fin ora non ha mai
giustificato alcune cose ed è di questo che vorrei parlarvi. Ci sono alcune
incongruenze nel mercato che dimostrano la totale irrazionalità del sistema economico
europeo, alcune cose sono completamente ingiustificate, anche io come voi
voglio dare la colpa ai politici, ma spesso mi accorgo che la più grande
incongruenza è fatta dai singoli dai privati, che nel loro piccolo anzi che
agire razionalmente e per il proprio interesse creando quella mano invisibile
che porta all’equilibrio del sistema continuano a fare come se niente fosse.
Per esempio, a Bratislava la benzina costa 1,70 € al litro e un pacco di caffè
intorno a 4,80€. Niente male direte voi, qui la benzina è a 2€ e il caffè costa
più o meno uguale. Questo è perché voi
non considerate il fatto che il Salario medio in Slovacchia nel 2011 era di 700€
al mese con minimi di 300€ nelle zone interne e massimi di 1000€ a Bratislava.
Un dentista o un medico private costano sempre oltre i 50€ per meno di un ora di
lavoro. Ma stiamo in Italia. Prendiamo Orroli: vuoi comprare le kinder
colazione più? 10 brioche costano 32 centesimi l’una!!! Vai al mercato a comprare
dei fagiolini Verdi? 1 kg è tuo per soli 3,50€ mentre lo stipendio medio è inferiore
alle 500€ al mese di telefonini ultimo grido abbonda il paese, e tra gli svaghi
più economici ha preso piede l’equitazione, e le macchine sportive anche di
vecchia data purché di assicurazione paghino oltre le 700€ all’anno. Il prezzo
delle case è lievitato oltre i 1000€ al mq, più o meno come a Barcellona,(vedi
Nuraghe Arrubiu = Sagrada Familia con qualche milione di visitatori in meno) se
non bastasse una giornata di lavoro di un muratore qualificato costa quasi 150€ e non
include l’aiutante. Diventa quindi impossibile per una famiglia con un redditto
di 1500€ mensili, comprare casa. Se non bastasse nel versante dell’educazione è
un completo fallimento della classe che doveva diplomarsi quest’anno c’è stato
un solo diplomato di sesso maschile in regola con gli studi, mentre i bambini
di eta’ inferiore ai 10 anni non stanno fermi neanche davanti al circo. Niente
di preoccupante, in Italia dove il debito pubblico ha fatto andare di matto il
differenziale fra il tasso di interesse sui Buoni Ordinari del Tesoro Tedeschi e
Italiani, dove i politici finora non hanno offerto nessuna alternative valida,
dove i ragazzi che non hanno voglia di studiare ora hanno sempre più difficoltà
anche ad imparare un mestiere (vedi tariffe orarie di muratori), dove la banca
ti da un mutuo per la casa solo se già possiedi il 10% del valore dell’imobile
e hai un posto a tempo indeterminate, dove ogni azienda con più di 12
dipendenti non può licenziare nessuno se non per giusta causa, dove lavorare
per una o due ore senza assicurazione e un reato, dove ci vogliono mesi per
aprire un’attivita e almeno due settimane per poter essere assunto in regola,
la ricchezza private delle famiglie è la nostra salvezza. Tutte le famiglie in
Italia, specie qua ad Orroli, pur non avendo in conto in Banca pieno possiedono
dei terreni – dove spesso e volentieri pascolano degli economici animali
domestici - o delle case o hanno un familiare a carico che presto gli lascierá un po di eredita. Niente di preoccupate se questa ricchezza fosse realmente
capace di produrre reddito, pensate al nostro paese, quante case quante
abitazioni quanti terreni ma cosa rendono? Un definizione strettamente
finanziaria ci impone di considerare un buon investimento nel momento in cui
Compriamo il bene A a 1000€ e possiamo venderlo dopo un determinato tempo T ad
un prezzo maggiore di 1000€ al netto del costo del denaro, cioè se prima con
1000€ ci compravo una casa ora devo riuscire a comprare una casa con gli stessi
soldi. Gli immobili in realtà perdono spesso questo valore, pensate ai terreni o
alle case sfitte, un domani si potranno vendere ad un prezzo più alto di quello
che sono costate? E se anche fosse e con quei soldi prima si comprava cosi
tanta terra oggi è davvero possibile fare altrettanto? L’ideale sarebbe la possibilità di coordinare
le forze di un piccolo paese come il nostro per un beneficio comune magari
sfruttando al meglio queste risorse come le proprieta’ per esempio se tutte le
terre di una determinate zona fossero messe assieme e coltivate in maniera
estensiva, con vigne o ulivi, oppure se le case sfitte fossero vendute ad un
prezzo adatto agli stipendi che ci sono in paese, il tenore di vita della
popolazione potrebbe migliorare, la crisi potrebbe essere sconfitta! E’ in
dubbio che il paese sia ricco, di beni immobili e materiali, che pero
rappresentano una ricchezza che genera facilmente diseguaglianze e senza dubbio
differenze tra chi sta troppo bene e chi sta troppo male. Non è solo colpa dei
politici, se ci fosse un modo per metterci d' accordo la nostra forza sarebbe
quello che abbiamo, ma te li vedi i sardi, te li vedi “is arrollesusu” dicendo
questo io lo metto a disposizione di tutti senza guardare chi guadagna di più
chi di meno? Impossibile, la crisi è la crisi della società sempre più egoista
e sempre più avida, in cui ognuno di noi vuole semplicemente ciò che gli altri
non possono avere.